Il piacere di una vita molto personale
Vivere senza comunicare cosa stiamo facendo ha ancora un senso? Coltivare interessi, esperienze e relazioni in modo privato sembra ormai diventato uno sport estremo.
Vivere senza comunicare cosa stiamo facendo ha ancora un senso? Coltivare interessi, esperienze e relazioni in modo privato sembra ormai diventato uno sport estremo.
Dimostrare la propria età è cosa buona e giusta? O è moralmente appropriato camuffarla in tutti i modi? Beh, personalmente sono stanca dell’attuale dittatura del giovanilismo.
Il rispetto della privacy è una conquista importante. Chi può metterlo in dubbio? Ma, a volte, ho l’impressione che ci legittimi a prendere le distanze dagli altri.
Non so voi, ma io non ne posso più di persone schierate. Di chi ritiene che il mondo sia sempre il derby Milan-Inter. Di chi milita, senza sentir ragioni. Di chi si arma fino ai denti contro gli altri.
Puntualmente, ogni 8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna (è così che si chiama, eh, anche se noi l’abbiamo bignamizzata in Festa della donna), si torna a ribadire che l’identità di genere non è una questione di linguaggio. Ne siamo sicuri?
La comunicazione contemporanea sembra avere del tempo da perdere. Ci avete fatto caso? Eppure, non siamo sulla transiberiana con tante ore davanti per poter conversare amabilmente. Siamo su un treno che fila via veloce, e dobbiamo dare un senso a quanto comunichiamo.