La ammiro. Non solo è una brava art director e giornalista di moda, con incursioni nel sociale e nell’arte. Sa anche ispirare il bene. E lo fa con grazia: in punta di piedi, eppure con determinazione.
Per il grande Cartier-Bresson, fotografare era porre mente, occhi e cuore sulla stessa linea di mira. Anche per i giornalisti vale. E Francesco Ciampa ne è un formidabile esempio.
Sulla carta, Isabella De Maddalena è fotografa. Nella realtà, genera perle. Onora i corpi che la società in qualche modo sente estranei e li ricopre con carezze concentriche di bellezza e valore.
Gira voce che in ogni bravo giornalista ci sia uno scrittore mancato. Ecco: Mariangela Campo è l’eccezione che conferma la regola. In questa brava giornalista c’è una scrittrice riuscita.
Francesca Ghezzani conosce l’antica e difficile arte dell’ascolto. Fosse una psicologa o psicoterapeuta, non ci stupiremmo. Siccome fa la giornalista… abbiamo di che meravigliarci.
Fabrizia Dalcò ha il dono di sentirsi interpellata dalla vita. Di farsi carico del coraggio. Di preoccuparsi delle altre. Conosce e mette in discussione, non si accontenta di essere consolata.
Gli edifici in cui viviamo, lavoriamo, studiamo o passiamo il nostro tempo libero possono renderci più o meno felici? Giada Mete ne è sicura: molto della nostra felicità dipende da loro.
Christiane Bürklein è un’architetta della comunicazione. Non tanto perché, di architettura, si occupa da sempre. Quanto perché progetta, costruisce e abita relazioni.
Chi sono le fiùtole? Le donne e gli uomini che riescono a impollinare la comunicazione con l’etica. Le storie potenti. Quelle che ispirano, trasformano e seminano (anche dubbi). Le prospettive che accendono fuochi e generano fiori. Le persone di cui essere grati e dalla cui testimonianza c’è sempre qualcosa da imparare.
